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Lampedusa: il turismo per superare l’emergenza

A cura di Gennaro Buonocore

16 ottobre 2013

La Spiaggia dei Conigli di Lampedusa è la più bella del mondo, ha decretato Tripadvisor, sito di recensioni di viaggi, che ha messo sul gradino più alto uno dei gioielli turistici della Sicilia.

Se hai la spiaggia più bella del mondo dovresti essere invaso dai turisti di tutto il mondo.

Ma non è il caso di Lampedusa, che non solo soffre terribilmente la mediocrità dei collegamenti con la terraferma, ma come tutti sappiamo ha l’enorme problema degli sbarchi clandestini.

In questi giorni la tragedia di Lampedusa ha di nuovo portato alla ribalta il problema, una tragedia immane che a parte dolore e sgomento però non ha portato nessuna novità, nessuna iniziativa volta a risolvere o quanto meno migliorare il problema degli sbarchi.

Ci siamo chiesti cosa fare, per fare emergere la parte migliore di Lampedusa, quella che non ha paura, quella che divide quello che ha con l'umanità, provenga essa dalla Tunisia, dall'Etiopia o dalla Germania, quella Lampedusa che vuole risolvere i propri problemi con l'impegno e l'onestà, senza mischiare tutto facendo un enorme confusione. Cosa fare contro tutti coloro che gridano ai danni d'immagine causati dall'immigrazione, che stanno interessando Lampedusa e tutta l'Europa.

Crediamo che ci sia un modo concreto che possa far scuotere molte coscienze e dare una risposta concreta: andare in vacanza a Lampedusa.

Si proprio cosi, perché mentre i politici europei perdono tempo cercando di capire cosa fare con l’immigrazione clandestina Lampedusa muore ed i lampedusani perdono la speranza.

Non stiamo qui a fare politica e quindi non entriamo nel merito delle soluzioni che potrebbero essere adottate per risolvere il problema degli sbarchi clandestini, ma vogliamo lanciare una proposta: rilanciare il turismo a Lampedusa.

Ci vuole coraggio e capacità imprenditoriali. Ci vuole una cordata di imprenditori che non aspetti finanziamenti o contributi statali, ma si lanci in questo progetto con capitali propri, investendo dove c’è carenza di servizi. E ci vuole tanta professionalità. Un team capace di ribaltare l’immagine di Lampedusa e di seguire un processo di internazionalizzazione per l’intera isola.

Fare turismo è l’unico modo per risollevare le sorti dell’isola e paradossalmente sarebbe una soluzione concreta alla crisi degli sbarchi. Con strutture ed investimenti privati, siete sicuri che gli sbarchi continueranno?

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