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ITINERANDO

TURISMO, CULTURA, EVENTI, SAPORI, TERRITORIO, MOTORI, CAMPER TOUR 

“Speak to me”

Scritto da Roberta Magliocca

15 gennaio 2014

Da Caserta a Napoli. Passando per l’Inghilterra fino in America. Tutto questo al costo di una birra. Com’è possibile? E’ presto detto. Mettete un giovedì sera qualunque. Chiamate qualche amico, mettevi in macchina e selezionate sul vostro navigatore: Via Morghen,72, Napoli. Arriverete dritti dritti al Morrigan, un pub graziosissimo del Vomero. Ricordate, però, prima di entrare, di lasciare fuori la porta i vostri “Jamm bell, jà”, preparate un bel “Hi, nice to meet you” e…date inizio alla serata. E già. Il Giovedì sera a Napoli si parla inglese. La nazionalità non importa, si possono incontrare americani, londinesi, indiani, studenti Erasmus e tantissimi italiani che vogliono mantenere allenato il proprio inglese in vista di un viaggio oltre confine, o perché necessario al proprio lavoro o ai fini dei propri studi.

Si, insomma. I motivi sono davvero tanti. E le persone che stanno aderendo a questa iniziativa sono ancora di più. E come sarebbe possibile non farsi trascinare dall’allegria di questi meeting, animati da musica, serate a tema, quiz e giochi. C’è chi, infatti, si cimenta nel classico Forza 4 o chi, con attenzione e precisione, gioca a Jenga levando mattoncini ad una torre cercando, a turno, di non farla cadere.

Ma c’è anche chi decide per una serata più soft, seduti ad un tavolino con amici, tra una birra ed una chiacchiera (rigorosamente british, è ovvio). E tanto è stato il successo di questi incontri internazionali napoletani che, la domenica, si bissa in quel di Caserta. Il locale che ospita questo evento non sempre è lo stesso, cambia di tanto in tanto, facendo conoscere così la città a chi viene da lontano. Alcuni incontri, infatti, si sono tenuti di recente alla Reggia approfittando delle prime giornate di bel tempo. I vantaggi tratti da questa iniziativa sono molteplici. Ma ce ne è uno, in particolare. In questo momento così difficile per la nostra nazione, per il sud in particolar modo, eventi come questo mandano un messaggio preciso: si tratta di un’aprirsi al mondo, quel mondo dal quale volersi fare accettare proprio come noi accettiamo lui. Crisi economica, spazzatura, esodati. Sissignore. Ma abbiamo un’anima di un solo colore che parla una sola lingua: la lingua del rispetto, della condivisione, dell’amicizia, dello stare insieme, del “Qualunque sia il viaggio che ti ha portato qui, la porta è aperta. Puoi considerare casa mia, la tua.”